Ci racconta Ginevra: “Tanti, ma proprio tanti anni fa, per l’esattezza nel 1990, quando ero in Canada con un programma di studio Intercultura, ho conosciuto molte, moltissime persone. Giovani e meno giovani o decisamente anziani, bambini, intere famiglie. Vivere presso una famiglia locale, in qualità di membro attivo, mi ha messo in contatto con generazioni diverse e con il mondo che girava loro attorno. Lasciavo per un anno un liceo italiano, per frequentare la scuola superiore canadese. Avrei vissuto ospite di questa famiglia, dove sarei stata inserita come “figlia in più“. Un’esperienza di vita molto interessante. E così è stato! La frequenza a pieno titolo dell’ultimo anno del liceo mi ha permesso di conoscere tanti giovani, di condividerne le attività, ludiche, sportive, relazionali. Ma anche persone adulte, soprattutto gli insegnanti. Ho anche fatto tanto sport, innanzitutto il tennis, che mi piaceva già da prima.Insomma, quell’anno in Canada è stata un’esperienza unica nella vita di un diciottenne! Al mio rientro in Italia, non tutti i contatti si sono interrotti, anzi molti sono rimasti felicemente vivi. Le poste italiane e canadesi avevano il loro bel da fare: lettere, foto, che viaggiavano da una parte all’altra dell’oceano. Purtroppo poi nel tempo tutto si dirada, il ricordo sbiadisce, gli impegni da adulti prendono il sopravvento, famiglie nuove si formano. Le responsabilità aumentano.”
Mentre Ginevra faceva queste riflessioni, in Canada Jeff, stava cambiando casa e da una scatola dimenticata in soffitta, sono state riscoperte delle fotografie.
Così, dal silenzio del passato si può anche tornare. Contatti che sembrano chiusi, finiti, riprendono vita.
Jeff, che ora è un avvocato a Toronto, doveva venire in Europa per lavoro ed ha trovato il tempo di passare per Ivrea per ritrovare una vecchia amica.
Ci racconta Ginevra: “Ho davvero apprezzato la disponibilità del mio amico a prolungare il viaggio in Europa, apposta per venire a trovare me. In effetti eravamo più che amici. Ci vedevamo piuttosto spesso. Eravamo anche compagni di scuola, e a scuola si facevano tante cose assieme. Siamo andati un po’ a ritroso nel nostro passato, e in quello dei tanti nostri compagni, visto tante foto, di gruppo e non e ce ne siamo fatte di nuove. Oggi, dopo tanto tempo, le nostre vite sono cambiate, come è ovvio che sia… ma ritrovarci è stata un’emozione fortissima”