Sono passati più di 7 mesi, ho avuto più avventure di quanto pensassi e ho capito davvero cosa vuol dire sentirsi felici.
Il primo giorno qui è stato piuttosto strano, ma divertente: mi sono venuti a prendere in un supermercato, ero super nervosa, e siamo entrati in una macchina in sei persone. Ricordo esattamente cosa ho pensato mentre stavo raggiungendo la mia nuova casa, guardavo fuori dal finestrino tutti quei palazzi e tutte quelle case così colorate “questa città esplode letteralmente di colori!!!”
Ero molto stanca sia per via del fuso orario sia per il lungo viaggio, ma non riuscivo a chiudere gli occhi in macchina, avevo troppa voglia di guardarmi intorno; era tutto completamente diverso. La mia nuova famiglia mi ha portato in un pub e li ho assaggiato il piatto tipico dell’Honduras che mi sta accompagnando ancora oggi e che mi mancherà davvero tanto quando tornerò in Italia: la baleada. È un gusto molto strano perché è fatta con fagioli, formaggio, tortilla e una salsa bianca chiamata mantequilla. Avevo il terrore di fare facce strane al mio primo morso, ma così non é stato perché devo ammettere che era davvero buona.
Quando siamo tornati a casa avevo solo voglia di farmi una doccia e di mettermi nel letto, ma allo stesso tempo ero in preda all’euforia. Sono entrata in camera mia, ho svuotato le valigie e sono andata subito a farmi una doccia; mi sono lavata con acqua congelata perché l’acqua calda è molto rara qui in Honduras e ci si deve saper adattare. Non potrò mai dimenticare che mentre mi stavo lavando, mi sono voltata ed ho visto una blatta ovvero un enorme insetto, grosso quanto un dito, sul muro, pronto a volare. Non volevo gridare perché non volevo spaventare nessuno e perché era il mio primo giorno, quindi ho continuato a farmi la doccia cercando di non guardarla; poi sono uscita dal bagno e subito ho iniziato a parlare con mia sorella per prendere un po’ di confidenza.
Sembra passato davvero molto tempo e io mi sento davvero cresciuta , mi sento una persona diversa, sono maturata in tutti gli aspetti: ho cambiato le mie opinioni riguardo a degli argomenti ai quali neanche pensavo prima di partire. Ho trovato un paese che è riuscito ad accogliermi e a farmi sentire a casa, una scuola che è riuscita a coinvolgermi il più possibile nelle sue attività, una famiglia che mi ha fatto conoscere le bellezze di questa nazione e ho instaurato delle nuove amicizie che so che dureranno per sempre.
Ormai mi manca davvero poco, lo sento perché so che questi ultimi mesi passeranno velocemente; voglio sfruttare al massimo tutte le occasioni che mi si presentano a partire da una spesa con mia mamma al supermercato ad un’uscita con gli amici al mare.
Non smetterò mai di ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato a venire qua, a partire dai miei genitori che hanno firmato dandomi l’autorizzazione e la fiducia per intraprendere questa importante avventura, ai miei fratelli che mi hanno appoggiata, all’associazione Intercultura che mi ha guidata e mi ha dato le giuste direttive per arrivare pronta e a tutti coloro che mi stanno facendo vivere questa esperienza che sicuramente non dimenticherò mai.
Tutte le sere quando vado a letto penso a quanto sono fortunata. Adesso posso dire con tutta certezza che ho due famiglie, ho due mamme che mi amano nei due lati opposti della Terra, che non ho solo più due fratelli ma ne ho quattro, che mi addormento tutte le sere con la consapevolezza che non sto sprecando nemmeno un istante della mia vita, che ho superato i miei limiti e che mi sento una persona coraggiosa. Perché partire non è per tutti, non tutti sono pronti. Questa è un’esperienza che cambia davvero la vita e so di avere ancora tantissime cose da scoprire e da vivere
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