L’ atrio di una stazione può diventare il posto migliore per celebrare la giornata del dialogo interculturale!
Oltre a noi, diverse le associazioni che hanno aderito alle celebrazioni: Albero della speranza, Acmos, Libera, Osservatorio migranti, Cooperativa Zac!
Giovedì 29, la serata è iniziata con un aperitivo dove si sono potute gustare specialità dei 5 continenti. Cambio di scena, l’atrio della stazione è diventato un teatro e a chi era arrivato per il buffet, si sono aggiunti altri amici.
Lo spettacolo ci ha riportato con i piedi per terra. Elena ha raccontato la storia di Samia, ragazza somala con il sogno di partecipare alle Olimpiadi e vincerle. Samia non è riuscita a realizzare il suo sogno, perchè nel suo paese c’era la guerra, ma si è impegnata perchè i suoi sogni si potessero realizzare e anche i sogni della sua gente. Grazie ad Elena Ruzza che ci ha raccontato questa storia e a Giacomo D’Antona che ne ha scritto il testo.
Ma la giornata del dialogo interculturale non si è fermata alla stazione, ha viaggiato fino al vicino liceo scientifico Gramsci, dove venerdì mattina, davanti ad una platea di 280 studenti è stato replicato lo spettacolo. Poi gli studenti sono stati sensibilizzati su alcuni temi con Elena (l’attrice), Andrea (dell’associazione Acmos) e Gloria (di Intercultura Ivrea): si è parlato della convenzione di Ginevra, della situazione dei migranti nella zona, della diversità che fa paura, che il problema non sta solo nei migranti, ma anche con i propri vicini, bisogna parlare con le persone, conoscersi. “Se non conosco le persone che mi stanno attorno, sarò circondato da sconosciuti” queste le parole di Andrea.
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