Ciao a tutti, la mia storia con Intercultura è iniziata quindici anni fa con una ospitalità.

Sia io che la mia famiglia non conoscevamo nulla del mondo Intercultura, ma dopo il primo ragazzo boliviano è arrivato un ragazzo danese e infine una ragazza turca, anche due dei miei figli hanno potuto vivere l’esperienza all’estero, quindi pur non avendo vissuto in prima persona da giovane quest’esperienza l’ho vissuta attraverso i ragazzi.

In questi anni l’esperienza è diventata più completa attraverso il volontariato nell’associazione. Prima come assistente, poi mi sono occupata del concorso fotografico, responsabile invio e infine, dopo questa “gavetta” mi è stata proposta la presidenza del centro locale negli anni dal 2014 al 2019.

Ho parlato di “gavetta”, ma debbo dire che le presidenti che mi hanno preceduta hanno fatto un grande lavoro, hanno coinvolto tante persone, organizzato tante attività, intessuto rapporti con le scuole, che mi hanno facilitato in questo compito di responsabilità e per questo le ringrazio.

I pilastri di un centro locale sono l’ospitalità e l’invio, ma si è sempre cercato di dare uno sguardo anche al territorio e all’ambiente partecipando ad attività come “Sana terra” e “M’illumino di meno” per far conoscere questi aspetti della nostra cultura ai ragazzi ospitati, ma anche ai ragazzi italiani.

Due sono le cose alle quali sono più affezionata.

La prima è la realizzazione di nuove magliette di centro locale di un bel colore arancione così da renderci visibili ovunque!

La seconda attività che mi piace ricordare e la celebrazione del centenario di AFS dove è stato organizzato un concorso artistico rivolto alle scuole medie “educare alla pace: imparare a vivere insieme” che ha visto diverse opere interessanti oltre a una bella partecipazione delle scuole. In quella occasione ci sono stati anche due eventi con letture e presentazione del libro “dove sta la frontiera” e infine un pranzo per tutti i volontari e amici che ci hanno seguito negli anni. Questo evento ha richiesto un grande impegno da parte di tanti volontari, ma sono stati bei momenti di grande soddisfazione.

La vita del centro locale con le sue molteplici attività richiede un grande impegno e tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il prezioso apporto di tutti i volontari del centro locale, che non smetterò mai di ringraziare.

Essere volontaria di Intercultura è un impegno importante soprattutto se nel frattempo si lavora, si ha una famiglia, ma è sicuramente molto gratificante. L’aspetto che mi piace di più è la possibilità di conoscere e confrontarsi soprattutto con i giovani, ma anche con le famiglie, vedere la loro crescita e la loro disponibilità a mettersi in gioco mi ha sempre entusiasmato.

Isa Rancan