A 17 anni sono diventata figlia di una nuova coppia di genitori, che mi hanno accolta nella loro famiglia con curiosità, interesse ma soprattutto amore. E’ allora che ho scoperto un nuovo significato della parola “genitore”, a cui, devo ammettere con estrema onestà, non avevo mai posto tanta attenzione: mamma e papà erano un dato di fatto, ovvio trovarli ad ogni richiamo, scontata la loro presenza. Durante la mia esperienza AFS in California, ho imparato a conoscere ed amare due persone che negli ultimi 47 anni mi hanno presentato come “figlia”, ed a cui faccio riferimento come genitori. Confidenza, fiducia, arrabbiature, discussioni, lunghe chiacchierate, la condivisione di tanti piccoli insignificanti momenti, un rapporto che in tutti questi anni è cresciuto e si è cementato sempre più.
Roberto ed io siamo anche genitori di due splendide ragazze, Katya (Russia) ed Aya (Giappone); quest’ultima ci ha appena resi nonni! Sia io che Roberto eravamo già genitori, ci siamo incontrati da “grandi”, un pò troppo per pensare di aver un figlio insieme; abbiamo trovato la soluzione nell’ospitare queste due ragazze, e giorno dopo giorno, abbiamo costruito un rapporto speciale, che ce le ha fatte sentire “figlie” allora come ora. Abbiamo condiviso mesi speciali, imparando a conoscerle un pò alla volta, costruendo giorno dopo giorno un rapporto fatto di fiducia, affetto, preoccupazione, gioia, condivisione. Le abbiamo viste crescere, e diventare le bellissime donne che sono ora, accanto ai ragazzi che amano. Ed è sempre un’emozione ricevere un messaggio, a qualsiasi ora, breve me intenso “mami, vi voglio tantissimo bene, mi mancate tanto”.
Io e Roberto siamo grati ad Afs Intercultura per questo viaggio incredibile, che ci ha permesso di scoprire, vivere e capire la genitorialità in un modo meno tradizionale e decisamente più aperto: non è certamente sole il partorire un figlio che rende genitori!