Per festeggiare la Giornata per la diversità culturale, il Dialogo e lo Sviluppo ONU, vi proponiamo i pensieri di questi nostri piccoli amici amici che stanno vivendo con la loro famiglia un’esperienza sicuramente arricchente.

UN PEUPLE, UN BUT, UNE FOI Il motto del Mali é « un popolo, uno scopo, una fede ».

Mi chiamo Zoe , ho 12 anni e da 6 anni all’incirca viaggio in Africa con papa , mamma ,mia sorella Gaia e mio fratello Omar. Adesso siamo in Mali e frequento il liceo Liberté, una scuola francese dove ci sono molte nazionalità diverse .In queste 4 scene vi descriverò un po del mio quotidiano interculturale.

Scena numero 1

E iniziato il Ramadan , il mese sacro del digiuno per i musulmani , ma non tutti lo fanno. A scuola non si parla d’altro « tu fai il ramadan » di qua , « tu digiuni oggi » di là. Credo che sia un po’ duro fare il digiuno quando sei in una scuola laica e non puoi bere quando ci sono 43 gradi . La mia migliore amica Marina e senegalese libanese e fa il digiuno un giorno si e un giorno no ; Salimata è maliana e invece non se la sente ancora. Per finire c’è Jasmine che è congolese e cristiana e di conseguenza non fa il ramadan.

Scena numero 2

Il venerdì a scuola facciamo educazione civica e morale dove discutiamo di alcuni temi come l’omosessualita o l’ateismo e non siamo sempre tutti d’accordo . A volte complicato dire cosa pensi della religione che è un nodo molto sensibile per i mussulmani. Essendo atea penso a volte che certi soggetti non dovrebbero essere tabù ma gli altri non la pensano come me . La religione occupa un posto molto importante in Mali !!!

Scena numero 3

Abbiamo passato la pasquetta con degli amici di mamma e papa . Mae è tedesca , Guillem è francese, Mariam è congolese , Fatoumata è maliana , Eleanor é inglese e vive in Olanda , e un po’ di altra gente. Le cose che mi ricordo bene di questa pasquetta sono : il cibo ( ognuno ha portato un po’ di roba tipica del suo paese ) ,la battaglia in piscina con Guillem ,la caccia alle uova (che avevamo dipinto poco prima ) e per finire il quiz di Harry Potter . HarryPpotter e la mia passione e non mi stancherò mai di leggerlo. Ho lanciato li qualche domanda semplice e alla fine abbiamo incominciato un quizz metà in francese e metà in inglese: li ho stracciati tutti !

Scena numero 4

3 volte a settimana andiamo a taekwondo in una « palestra » locale . In realtà non è proprio una palestra é un campo da calcio gigantesco dove c’è gente che corre, che fa i pesi, altri 3 club di arti marziali e noi. Alla luce di un lampione diamo calci e pugni a piedi scalzi .I maestri ci parlano in bambara che é la lingua locale e non la capiamo, per fortuna io il taekwondo l’ho praticato un po’ dappertutto e mi adeguo . All’inizio è stato un po strano per loro perchè prima del nostro arrivo c’erano solo maliani , ma adesso si sono abituati… ma davanti a un calcio siamo tutti uguali.

KIAY !!! Ciao ciao Zoe

Ciao, sono Gaia, sono una bimba che vive in Mali, vado nella scuola francese, in 5 elementare. Per la giornata del dialogo interculturale vorrei raccontare quello che vivo durante l’intervallo nella mia scuola. Nel cortile io e le mie amiche facciamo una « merenda condivisa »

La merenda condivisa ?!

“Si, la merenda condivisa é quando tutti portano qualcosa da mangiare.

Cosa fate mentre mangiate ?

Parliamo di tutto.

Per esempio ?

Una volta abbiamo parlato se da grandi metteremo o no il velo. Nel mio gruppo tutte, a parte me, sono libanesi. Due mia amiche hanno detto che metteranno il velo da grandi, una no.

Cosa mangiate ?

Mangiamo, per la maggior parte cose libanesi, per esempio il tartar, un mix di spezie con sesamo, squisite, che si spalma sopra il pane libanese con un po’ d’olio di oliva. Io lo adoro. Io porto delle cose italiane, come pane e mortadella, ma i mussulmani non possono mangiare carne di maiale. Si, ho fatto un grosso errore a portarlo, nessuno l’ha mangiato !

Ma a cosa giocate ?

Giochiamo alla settimana e ai giochi con le mani cantando le canzoncine in francese.

Ci sono dei disegni sul muro del cortile ?

Si ! C’é il disegno di un albero con due tronchi : uno con la bandiera maliana e uno con la bandiera francese che si attorcigliano, e alla fine si fondono in mille rami che si separano.

E perché ti piace questo disegno ?

Mi piace perché simbolizza l’unione tra la Francia e il Mali e tutte le 24 nazionalità che ci sono nella scuola.

Arrivederci e spero che abbiate potuto vedere attraverso i miei occhi un po’ del mio« intervallo »

interculturale. Gaia