Una delle prime cose che Francesco ha detto, ancora avvolto nella bandiera Australiana, appena sceso all’aeroporto il 25 Agosto 2019, è stata:
“…il 15 Dicembre Paula sarà a Firenze!…”
E noi, dopo due mesi di racconti di Francesco sulla Western Australia e sulla sua famiglia ospitante abbiamo capito che quella data era fondamentale, non ci sarebbero state inondazioni o tornado e neanche le invasioni delle cavallette ad impedirci ad essere in Piazza della Signoria il 15 dicembre.
E’ impressionante come i racconti e gli aneddoti del viaggio, fatti da Francesco, ci abbiano fatto conoscere Paula ancor prima di incontrarla e i messaggi intercorsi da agosto a dicembre nei preparativi dell’incontro, avessero reso l’occasione carica di curiosità. Il sentimento di Francesco che considerava Paula “una di famiglia” è quindi, giocoforza, diventato anche nostro. All’incontro avrebbero anche partecipato gli altri 4 studenti di Intercultura che erano stati con Francesco a Perth con i ragazzi che stanno ospitando (Giappone, Guatemala, Australia). Francesco avrebbe rivisto anche alcuni dei ragazzi e ragazze Australiani con cui tanto si era divertito nella sua esperienza “downunder”.
Il 15 dicembre e’ diventato per lui un rivivere l’esperienza del viaggio e per noi genitori un “assaggio” delle emozioni provate da nostro figlio.
Abbiamo soggiornato nello stesso albergo che ospitava gli studenti di Italiano di Paula e prenotato la visita al complesso del Duomo di Firenze con tanto di salita alla Cupola del Brunelleschi.
Veniva con noi Raphael (lo studente Francese che avevamo ospitato con Intercultura fino a Novembre) considerando quella della visita di Firenze una bella opportunità per lui.
Il giorno fatidico è giunto e in poche ore di treno ci siamo trovati in una delle città d’arte che il mondo ci invidia. Io e Teresa siamo andati subito alla visita della Cupola, Francesco, rapito dal vortice degli incontri con i ragazzi e le ragazze di Intercultura si era già perso per Firenze.
Ci siamo dati appuntamento in Piazza della Signoria e lì, finalmente, abbiamo potuto conoscere di persona Paula.
E’ stato molto bello, il ritratto fatto da Francesco con i suoi racconti prendeva vita e ci sembrava di conoscere Paula da tanto tempo. Il poco tempo trascorso con lei è stato sufficiente per confermarci l’impressione che ci eravamo fatti: Paula è una bella persona.
Con gli altri genitori dei ragazzi ospitati in Australia, siamo andati in giro per Firenze condividendo i racconti e le esperienze vissute, da e con i figli, durante il soggiorno all’estero, sorridendo dei tanti punti in comune che ci siam trovati ad incontrare in quei due mesi.
E Rapahel? Firenze credo gli sia proprio piaciuta…lo so perché ha chiesto tante volte:”Ma posso visitare la cupola?” E abbiamo dovuto spiegargli che avendo perso l’orario di visita (era andato con Francesco a zonzo per la città) poteva ammirare il capolavoro del Brunelleschi solo dall’interno del Duomo.
Raphael sarà quindi “costretto” a tornare a Firenze, un giorno, per vedere compiutamente quest’opera.
Dell’esperienza ci piace ricordare la foto di gruppo con i ragazzi di Intercultura, davanti alla Loggia dei Lanzi, un mondo di giovani con giovani di tutto il mondo.
Fantastico.
Teresa e Claudio