Ottobre 1973: inizia un viaggio di cui oggi, settembre 2019, non vedo fine.
E’ la mia esperienza AFS, che sicuramente, quella lontana mattina in cui Cristina ci ha presentato il programma a scuola, non pensavo potesse durare tanto da non vederne la famosa scritta “the end”, certamente con tanti alti e bassi, momenti esaltanti ed altri di profonda delusione, infiniti incontri, scoperte e conoscenze da tutto il mondo, lacrime e sorrisi che ancora oggi si perdono in immensi affettuosi abbracci.
Ho avuto la fortuna, in tanti anni, di partecipare a tante attività, a livello locale, nazionale ed internazionale, e sempre ho sentito entusiasmo, gioia, fatica, allegria, curiosità intorno a me, una carica di energia che fa sembrare tutto possibile, anche tra le difficoltà.
In settembre sono stata ad accompagnare un gruppetto di ragazzi negli Stati Uniti, ed ho rivissuto le paure, le incertezze, l’entusiasmo di tanti anni fa, condividendo le loro aspettative, i desideri, i timori, il coraggio, la forza delle scelte fatte. L’ultimo abbraccio all’aeroporto di Chicago è stato intenso, sereno, pieno di gioia per quello che li stava aspettando. E subito dopo quell’abbraccio, è iniziato per me uno straordinario, lungo fine settimana in Indiana.
Le strade del nostro centro locale di Ivrea si sono intersecate, per gli strani giochi della via, con quelle di Kendallville, in un pomeriggio estivo del 2006, quando l’allora nostra Presidente Cathy, durante una visita alla sua mamma, ha incontrato per caso Grace, l’allora Presidente di quel lontano centro locale. Quasi per scherzo, ci siamo detto che si sarebbe potuto fare qualcosa per noi adulti; l’anno seguente, una decina di volontari partirono per l’Indiana, neppure immaginando i rapporti che si sarebbero sviluppati! Ci sono stati 7 incontri in questi anni, sono nate e si sono rafforzate negli anni tante amicizie, che scaldano davvero il cuore!
Una sera Cathy, che sei anni fa si è lì trasferita, ha ospitato a casa sua il “nostro” gruppo di amici. Ed abbiamo realizzato che erano presenti 60 anni di storia AFS!
Tanti volontari, famiglie ospitanti, un paio di ex studenti italiani, ed una straordinaria Susan, vincitrice del Galatti Award 2018!! Io ero una dei due ex studenti italiani, anno 74/75 in California; l’altro era Lorenzo Bona, che partì dalla Sardegna nel 1986 per Kendallville, dove ha avuto un’esperienza importante, ricca sotto tanti punti di vista.
Un paio di anni fa lui, la moglie Laura ed i loro tre figli ci si sono trasferiti. Kathie, la sua mamma americana, li guarda con un amore immenso, segue con attenzione i movimenti dei tre nipotini. Per tutti loro, la sensazione è di essere a casa, circondati da attenzioni ed affetto, che stemperano la nostalgia di casa. E’ stata una serata divertente, abbiamo condiviso tanti ricordi, tanti episodi che i tanti nostri figli ospitati hanno vissuto durante le loro esperienze. E’ stato affascinante riascoltare la storia di Susan, partita in nave per un programma estivo in Danimarca nel 1960: dal giorno del suo ritorno è iniziato il suo volontariato, nelle diverse città in cui ha vissuto! E’ stata per molti anni la responsabile ospitalità dell’Indiana del Nord, ha incontrato centinaia di studenti, ne ha ospitati tanti, qualcuno è diventato e rimasto figlio. Ci ha raccontato della profonda emozione nell’apprendere che le era stato assegnato il Galatti Award, assolutamente inaspettato, per l’impegno, la dedizione e l’entusiasmo con cui ha sempre portato avanti, con il marito David, il messaggio di Afs.
Ed ancora una volta, ho avuto modo di condividere questo mondo così speciale, unico, ricco di tanta riconosciuta diversità, che continua ad arricchirmi, di cui non mi sento mai stanca. Il messaggio finale di Lorenzo è nel segno della continuità, pensano di diventare anche loro famiglia ospitante, per proseguire questo viaggio alla scoperta dell’altro.