Sono passati più di 2 mesi da quando sono qui, ho avuto più avventure di quanto pensassi e ho capito davvero cosa vuol dire sentirsi felici.
Il primo giorno in Honduras è stato piuttosto strano, ma divertente.
Mi sono venuti a prendere in un supermercato, ero super nervosa, siamo entrati in una macchina in sei persone; ricordo esattamente cosa ho pensato mentre stavo raggiungendo la mia nuova casa e guardavo fuori dal finestrino tutti quei palazzi e tutte quelle case così colorate: “Questa città esplode letteralmente di colori.”
Ero molto stanca sia per via del fuso orario sia per il lungo viaggio ma non riuscivo a chiudere gli occhi in macchina e volevo solo guardarmi intorno; era tutto completamente diverso. La mia nuova famiglia, con cui avevo scambiato giusto giusto due parole, mi ha portato in un pub e li ho assaggiato il piatto tipico dell’Honduras che mi sta accompagnando ancora oggi, che mi accompagnerà per un anno e che mi mancherà davvero tanto quando tornerò in Italia: la baleada. È un gusto molto strano perché è fatta con fagioli, formaggio, pane e una salsa bianca chiamata mantequilla, avevo il terrore di fare facce strane quando davo il primo morso però devo ammettere che era davvero buona. Quando finalmente mi hanno portato a casa volevo solo farmi una doccia e mettermi nel letto, ma allo stesso tempo ero in preda all’euforia. Entrata in camera mia, ho svuotato le valigie e sono andata subito a farmi una doccia; l’acqua calda è molto rara qui in Honduras e ci si deve sapere adattare. Non potrò mai dimenticare quando mi stavo lavando, mi sono voltata e ho visto una blatta ovvero un enorme insetto, grosso quanto un dito, sul muro, pronto a volare. Non volevo gridare e ho continuato a farmi la doccia cercando di non guardarlo; poi sono uscita e subito ho iniziato a parlare con mia sorella.
La sera mi sono messa nel letto a pensare a quanto ero fortunata, quanto sono fortunata.
Adesso posso dire con tutta certezza che ho due famiglie, ho due mamme che mi amano ai due lati opposti della Terra, che non ho solo più due fratelli ma ne ho quattro, che mi addormento tutte le sere con la consapevolezza di non star sprecando nemmeno un istante della mia vita, che ho superato i miei limiti e che mi sento una persona coraggiosa. Perché partire non è per tutti, non tutti sono pronti. Questa è un’esperienza che cambia davvero la vita e so di avere ancora tantissime cose da scoprire e vivermi.
0 commenti