Qua il Natale è andato veramente bene, non ho sentito molta bostalgia e sono riuscita a parlare di più con cugini con cui non avevo ancora parlato molto!
Dei giorni sembra tutto grigio, con la nostalgia addosso e inizio a pensare di non sapere la lingua (cosa che invece è migliorata parecchio fortunatamente) Per il resto è davvero meraviglioso, non è facile ma vale la pena vivere ogni singola emozione.
Sono la protagonista della mia esperienza, a volte magari passo due o tre giorni a vivacchiarla ma poi me ne rendo conto e riprendo le redini in mano!
Grazie mille ancora per tutto quello che hai fatto ( e avete fatto tutti) per me! Non potrò mai contraccambiare una cosa del genere! Conosco una ragazza che sta facendo le selezioni!! È veramente una ragazza splendida e spero che anche lei possa vivere una sua esperienza meravigliosa!!
Ora ecco un po delle mie impressioni che avevo scritto un po di tempo fa!
E’ già passato un mese dal mio arrivo in Portogallo; in questo primo mese la mia famiglia ospitante mi è sempre stata molto vicina ed è sempre stata molto attenta alle mie necessità sia fisiche sia psicologiche. Le cose che più mi hanno resa felice penso siano state che la mamma dopo solamente due settimane già si accorgeva di cosa avevo bisogno senza che neanche glielo chiedessi, e poi quando una delle mie quattro sorelle è venuta da me, mi ha abbracciato e mi ha detto che è felice che io stia qui. Sentendo gli altri italiani che sono qui in Portogallo mi sto rendendo davvero conto che sono stata molto fortunata a trovare questa famiglia, delle persone si lamentano del cibo, altre del fatto che la loro famiglia ospitante non si interessa alle loro difficoltà per quanto riguarda la mancanza dei familiari in Italia; la mia mamma ospitante cucina benissimo e abbiamo già mangiato molti piatti tipici portoghesi ma anche italiani e sempre la mia famiglia ospitante mi chiede se ho sentito i miei genitori o mi chiede se stanno bene; sono piccole cose ma che ti rendono felice.
Entrare in un’altra realtà completamente diversa da quella a cui sono abituata non è facile, non ho ancora degli amici miei, sto con gli amici delle mie sorelle e con un loro gruppo mi sto trovando molto bene anche io perché mi trattano come se facessi realmente parte del loro gruppo. Sto uscendo tanto anche con le altre AFSer (nella mia scuola siamo 5) e con altre ragazze che non vengono nella mia scuola ma ho conosciuto al campo a Lisbona fatto prima di incontrare la famiglia.
L’inserimento a scuola è andato molto bene, all’inizio i professori non sapevano di avere una ragazza AFSer nella classe ma ora cercano di aiutarmi pur trattandomi come una ragazza normale (non mi danno compiti facilitati o mi spiegano le cose in modo diverso dai miei compagni). Con i compagni di classe sto iniziando a parlare sempre di più ma non ho ancora stretto dei rapporti significativi con nessuno. Sto cercando di non stare troppo con nessuno di loro in particolare perchè loro qui hanno la loro vita e io non posso entrarci a gamba tesa ma piano piano mi creerò il mio posto.
Ancora non ho fatto verifiche ma mi impegnerò affinché queste vadano il meglio possibile. Con le mie sorelle sono dentro ad una Lista scolastica che si occupa di svolgere attività per la scuola e di organizzare giornate sportive o feste; la prossima settimana le due liste si
‘scontreranno’ offrendo cibo, chiamando persone a cantare o a ballare negli intervalli, cercando di attirare l’attenzione di tutti gli altri alunni e far si che questi votino la lista migliore.
Le attività extrascolastiche: Con una mia sorella sono andata a fare un pellegrinaggio a Fatima con un gruppo di giovani di Lisbona EJNS ( equipa jovens da Nossa Signora) è stato molto utile per entrare sempre di più nella loro cultura e per vedere qual è la loro opinione riguardo temi abbastanza forti come la Fede. In casa facciamo tre volte a settimana esercizi fisici, come se andassimo in una palestra, seguendo un manuale con esercizi fatti apposta e con una ragazza italiana che abita nel paese vicino al mio stavamo pensando di andare a fare uno sport ma non sappiamo ancora quale.
Le 3 cose che non dimenticherò mai (positive):
Come ho già detto una cosa che mi ha molto impressionato è stata come la mamma in così poco tempo già si accorgeva delle mie necessità. Un’altra cosa molto bella è stata una serata nella quale io e una mia sorella ci siamo messe a parlare, dopo essere tornate da una serata a Lisbona, e abbiamo iniziato e raccontarci le cose più importanti della nostra vita fino ad ora, ed ora io mi sento più legata a lei che alle altre. Non dimenticherò mai tutte le volte che le persone mi hanno detto che per essere qui da solo un mese già parlo bene il portoghese (capisco e mi faccio capire diciamo). Ed è stato molto bello quando una nostra amica, tornate dal pellegrinaggio, mi ha ringraziata perché ha detto che le avevo insegnato molte cose in questi cinque giorni di pellegrinaggio.
Le 3 cose che non dimenticherò mai (negative):
Di sicuro non dimenticherò tutte le volte che le persone hanno pensato che io fossi stupida, non capendo che in realtà non capisco solo la loro lingua. Non dimenticherò mai un fatto che non è avvenuto a me ma ad un’altra ragazza di AFS; lei è venuta alla prima riunione della nostra lista scolastica e sua sorella non l’ha considerata andando con le sue amiche e lasciandola sola, io sono andata da lei e siamo state tutto il tempo assieme ma vedendo che sua sorella continuava a non stare con lei ha deciso di andare a casa, ha chiesto a sua
sorella se andava bene che andasse a casa e la sorella le ha detto ‘puoi fare quello che vuoi’; apparentemente la sorella è stata gentile a dirle di fare quello che lei voleva perchè comunque deve lasciarle libertà di fare ciò che desidera ma in quel momento tutto quello che la mia amica voleva sentirsi dire era ‘no dai stai qui con noi’. Le altre persone non si accorgono di queste piccole cose perchè non ci fanno caso o non le ritengono importanti ma sono proprio queste che ti rendono felice. Un’altra cosa negativa è che a scuola non c’è una persona che sta sempre con me ma ogni giorno mi siedo vicino a persone diverse e non so mai come comportarmi per paura di disturbare, non ho una certezza ma spero che presto riuscirò a trovarmi un’amica ‘fissa’ a scuola.
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